Umbro Battaglini.

Era il 15 marzo del 2007 quando, all'età di 78 anni, scomparve lo scultore Umbro Battaglini, considerato uno dei più grandi esponenti del '900 in Umbria.

Folignate di nascita, è ancora studente all'Accademia delle Belle Arti di Firenze quando per la prima volta le sue sculture vengono segnalate all'interno di una mostra, dando inizio a quella che sarà una lunga carriera. Dopo il diploma si trasferisce nella terra natale, dove numerosissimi sono i premi che conquista con la sua arte nel lavorare soprattutto il gesso.

Una delle sue opere più famosa è sicuramente la realizzazione dei due grandi pannelli in bassorilievo ammirabili nel cimitero monumentale del Verano, ai lati della galleria d'ingresso del Mausoleo dell'Aeronautica militare. Nonostante ciò, la rappresentazione più alta della sua carriera, almeno per la fazione Umbra dei suoi estimatori, rimane senza dubbio l'esecuzione delle tre porte in rame e bronzo progettate per il duomo di Bastia Umbra ed installate nel 1958, insieme ad un'edicola votiva per la città di Foligno.Dalla seconda metà degli anni '50 inizia un'evoluzione della sua arte, che lo vede usare il ferro in tutte le sue forme: barra, lamiera, tondino, anche in unione con gesso e cemento. Sono proprio di questo periodo le famose sculture “Insidia” in ferro e cemento e “Carillon” in lamiera di ferro.

Il suo attaccamento alla terra verde dell'Umbria si evince anche dalle sue numerose partecipazioni al “Festival dei Due Mondi” di Spoleto, ed è proprio qui che apre, nell'antica officina di un fabbro, la galleria d'arte “L'Aquilone”. A seguito di un'esercitazione didattica, viene creata “Forme in evoluzione nello spazio”, scultura d'acciaio usata come simbolo dall'Istituto d'Arte di Terni.

La base dell'opera è costituita da un basamento circolare che emerge dal pavimento e fa da seduta, la cui funzione primaria, anche grazie alla forma rotondeggiante, è quella di essere vissuta come punto d'aggregazione per chi, fermandosi ad osservare il lavoro possa, in memoria di Umbro Battaglini, condividere l'amore per l'arte e non solo.