Un genio tutto italiano.

Maggiore del Genio della Regia Aeronautica e Medaglia d’Argento al Valor Militare, Antonio Ferri è una grande figura per la città di Norcia che gli ha dato i natali.

Le sue indiscusse abilità intellettive lo portano a conseguire, presso l'università di Roma, la laurea in ingegneria industriale a soli 23 anni. Da quel momento in poi è un'escalation di successi: l'abilitazione alla professione, seguita dalla laurea in ingegneria aeronautica, fino ad arrivare all'abilitazione all'insegnamento.
Non volle fermarsi qui Ferri e così decise di tentare il concorso nella Regia Aeronautica. Lo vinse e gli fu assegnato il grado di Tenente del Genio, che gli diede la possibilità di circondarsi di impianti e attrezzature all’avanguardia per le ricerche nel campo dell’aerodinamica, radioelettricità, motoristica, strutture degli aerei e medicina aeronautica. Il prestigio internazionale arrivò con la progettazione e realizzazione della prima galleria del vento supersonica. Fu anche per questo che, a soli 26 anni, ricevette, alla presenza di Vittorio Emanuele III, il premio dell’Accademia d’Italia per la scienza.

Orgoglio della terra umbra, fu il presidente degli Stati Uniti in persona ad invitarlo a trasferirsi in America, dove ottenne i finanziamenti necessari per portare avanti i suoi esperimenti, avviando anche ricerche in una nuova branca, la termo-fluidodinamica, che ha permesso il volo spaziale.
Questo gli valse ben dieci alte onorificenze e la cattedra all'università di New York. Una vita di successi quella di Antonio Ferri, finita improvvisamente all'età di 63 anni, nella sua casa di Long Island. E' grazie ai suoi progetti, di grande attualità, che l'aviazione commerciale avrà la possibilità di utilizzare nuovi velivoli in grado di percorrere lunghe distanze a velocità ipersoniche.

Unanime il pensiero che si rattrista per la scomparsa di un grande uomo e professionista, che sicuramente avrebbe avuto ancora tanto da dare al mondo intero.