Viva Sant'Ubaldo
Se ieri era la grande giornata dei ceri, oggi è la festa del santo patrono a Gubbio, che vive con gioia questi due giorni di festa.
La ricorrenza che celebra la figura di Sant'Ubaldo è particolarmente sentita dagli eugubini, che iniziano i festeggiamenti già due giorni prima della data prestabilita.
La celebrazione s'intreccia inevitabilmente con l'altro evento cardine della cittadina umbra: i ceri.
La statua del santo è posta all'estremità di una delle tre strutture in legno trasportate dai ceraioli, in un grande clima di devozione e folclore.
Si narra che Gubbio sia stata distrutta da un grande incendio nel 1127 e fu proprio Sant'Ubaldo a curarne la ricostruzione.
Molte faide insanguinavano le strade della città, ma Ubaldo, appena nominato Vescovo, si mise subito a lavoro come paciere, per cercare di risolvere le annose questioni che creavano scompiglio fra gli abitanti. Non finisce qui: undici furono le città nemiche che assediarono Gubbio e anche questa volta il suo Vescovo era lì pronto a difenderla.
Per ben 31 anni rimase nella sua Diocesi, sempre fedele alla città che tanto amava. E tanto fedeli a lui anche i cittadini eugubini, che lo proclamano Patrono della città a pochissima distanza dalla morte. Oggi lo si festeggia con la tradizionale fiera – mercato che si svolge nel centro storico di Gubbio durante tutta l'intera giornata.
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