650 anni fa nasceva a Calci la Certosa, uno dei più importanti monasteri certosini d’Italia.
La sua collocazione, particolarmente appartata, ne consentiva l’isolamento dal resto del mondo, come veniva imposto dalla Regola dell’Ordine Certosino, fondato da San Bruno del 1084. Dopo la santificazione di Bruno, l’austero complesso architettonico fu rinnovato e trasformato nella residenza barocca che ancora oggi ammiriamo: affreschi, marmi sontuosi, stucchi ed arredi preziosi. Nel 1979 ha accolto, inoltre, il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, che dopo Piazza dei Miracoli, è uno dei monumenti più visitati.
La Regione Toscana la festeggerà con una seduta solenne del consiglio regionale nelle sue antiche stanze e mercoledì verrà presentata L’Associazione Amici della Certosa di Pisa a Calci, formatasi per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del complesso. Il 10 giugno partirà anche il tanto atteso restauro della Certosa, messa a grave rischio conservativo dall’assenza di interventi e dal ripetersi di stagionali acquazzoni. Il restauro inizierà da uno dei chiostri interni e non disturberà in alcun modo i festeggiamenti, dal momento che i lavori non occuperanno l’ingresso.
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