Due giorni fa se ne è andato Theodoor Manson, attivista politico e artista che spaziava dalla pittura alla realizzazione di video e fotografie.

Nato nel 1937 ad Amsterdam, Theodoor lascia la sua città natale per approdare in Piemonte dove inizia a lavorare come grafico ‘dal signor Ferrero’, come diceva lui. Personalità poliedrica e originale, egli ha da sempre un amore sconfinato per l’arte, che non manca di coltivare fin da giovane. Si sposa in seconde nozze con Rita Lupo, donna nota per l’impegno politico, che Theodoor segue anche negli anni del pensionamento nella fiorita collina toscana. Questi sono gli anni in cui si dedica totalmente all’arte e alla militanza, prima nel Comitato per la salvaguardia del centro storico contro il progetto di parcheggio sotterraneo in piazza della Vittoria e poi in Rifondazione Comunista, il partito in cui si candidà con la moglie.

Un uomo eclettico, disponibile a raccogliere e far propri tutti gli stimoli che la vita fornisce: oltre ad essere un artista e un attivista, nutre anche una grande passione per le scienze. Grande lettore, si inserisce anche nella vita sociale del paese, nel gruppo degli arcieri e nella contrada.

“Questa notte è venuto a mancare un nostro compagni, che in pochi anni a Santa Maria a Monte si era distinto in tante delle nostre battaglie. Lo ha fatto mettendoci la testa, la sua straordinaria esperienza di vita ed anche, scusate se è poco, la sua arte. […]”- così lo ricorda tutto il circolo di Rifondazione, lo stesso per cui Theodoor aveva lottato.

La città, in preda alla commozione, si stringe intorno alla compagna Rita e a tutta la sua famiglia.