Pochi giorni fa ci ha lasciati Hakim Akli, un senzatetto di origini algerini di 48 anni.

Hakim era residente a Pisa, ma negli ultimi tempi viveva nel casottino del vano della caldaia del parco di Villa Maria, in via Calzabigi, uno dei più frequentati di Livorno. E' stato ritrovato proprio lì, in pieno centro, a due passi dalla biblioteca comunale.

Nella vita precedente, quando ancora le circostanze della vita non lo avevano costretto a vivere in un casottino e ad utilizzare una tovaglia con motivi natalizi come porta, lavorava come giardiniere. Le decine di persone che ogni giorno passavano di lì con cani al guinzaglio, libri, passeggini e amici, lo conoscevano come il senzatetto con la stampella, ma nessuno di loro si era insospettito per non averlo visto più aggirarsi nei dintorni. Quella di Hakim è stata una morte silenziosa, passata quasi inosservata. A tal proposito si è espresso Andrea Raspanti : “Chiamiamo le cose col loro nome. Quello di Hakim Akli, morto a 48 anni, da solo, in un rifugio di fortuna sotto gli occhi di tutti nel mezzo di un parco cittadino e ritrovato in stato di decomposizione solo una settimana dopo da un amico, anche lui senza dimora, è un delitto sociale bello e buono.”

La città manterrà per sempre vivo il ricordo di Hakim Akli, il senzatetto con la stampella morto a Livorno, con la speranza che non si verifichino più altri episodi segnati dall'indifferenza.