Vado è in lutto per la scomparsa di Janina Maciaszeck, deportata polacca e insegnante di lingue dell’Unisabazia. I suoi allievi hanno voluto raccontare i momenti salienti della sua esistenza, e il legame indissolubile con il savonese.

Dopo un periodo di prigionia in un campo di lavoro nazista in Germania, Janina segue il vadese Piero Levratto in Italia, viaggio svolto prevalentemente a piedi dalla Polonia. Donna di cultura dedita allo studio, riprende l’attività d’insegnante impartendo, come volontaria, lezioni di francese e tedesco presso l’Unisabazia di Vado Ligure. Superati i novant’anni, Janina sente il bisogno di testimoniare le vicissitudini giovanili e le conseguenze della guerra, così si scopre scrittrice: ‘Nord o Sud’ e ‘La poltrona di Katzia’ sono libri che promuove in occasione di eventi pubblici locali. Impegnata ogni anno in occasione del giorno della memoria presso le scuole medie vadesi, la donna è ricordata per il suo entusiasmo, il suo spessore culturale e la sua voglia di mettersi in gioco.