Le vittime senesi dell’Olocausto:

Tra il vicolo della Manna e il vicolo delle Scotte possiamo ancor oggi trovare un arco. L’ingresso dell’arco portava al Ghetto degli ebrei senesi. Solo una piccola nota storica: dalla seconda metà del Cinquecento gli ebrei sono stati costretti a vivere entro i confini del Ghetto, che comprendeva il vicolo delle Scotte, della Manna, degli Archi, della Fortuna. Nessun diritto civile spettava alla comunità, costretta a vivere in case poverissime.

Soltanto dalla prima metà dell’800 furono riconosciuti i diritti civili e politici agli ebrei di Siena. Percorrendo il vicolo degli Archi fu edificata quella che è oggi la Sinagoga, opera del 1756 dell’architetto Giuseppe Del Rosso.

Accanto alla Sinagoga troviamo una targa commemorativa del 1948 che riporta i nomi delle vittime dell’Olocausto. Vittime, che da Siena furono deportate nel 1943 e nel 1944.
Nomi e date che Siena non dimentica. Le leggi razziali, purtroppo, entrarono anche nella città senese.

Persone che sono state catturate in città a causa di queste leggi, furono condotte nel lager di Auschwitz e da lì non ebbero ritorno.
Questi i nomi, tra donne , anziani e bambini ebrei che vivevano a Siena che, vittime di uno sterminio senza senso:

Adele Ajò –anni 64
Bettina Hasdà- anni 68
Gino Sadun- anni 71
Ubaldo Belgrado- anni 52
Ernesta Brandes- anni 85
Giacomo Augusto Hasdà- anni 70
Gina Nissim – anni 47
Marcella Nissim – anni 20
Graziella Nissim- anni 14
Livia Forti- anni 55
Davide Valech- anni 64
Michele Valech- anni 68
Morosina Valech – anni 21
Ferruccio Valech- anni 13