Giovanni Frongia

La comunità di San Sperate piange la scomparsa di Giovanni Frongia, venuto a mancare in seguito ad una malattia che lo ha portato via all'affetto dei suoi cari.

Una vita intensa, quella di Giovanni, spesso messa a dura prova dal destino. Orfano di madre a soli tre giorni dalla nascita, fu cresciuto dai nonni e dai parenti paterni. A sette anni andò in collegio dove proseguì gli studi dalle Suore Francesi ed assimilò una educazione rigorosa.

Grande appassionato di sport, coltivava di nascosto dalla famiglia il pugilato. Poi conobbe la sua futura moglie Lucia, che allora lavorava in ospedale. Fu lei a trasmettere a Giovanni la passione nell'aiutare il prossimo. Così divenne infermiere professionale, lavorando per ben 36 anni presso l'ospedale Psichiatrico Villa Clara di Cagliari, dedicandosi alla cura dei pazienti con impegno ed abnegazione.

Nonostante l'intenso lavoro, Giovanni continuò a coltivare i suoi interessi. La caccia, il vino ed il judo, diventando negli anni '70 cintura nera ed in seguito arbitro nazionale. Ma la sua vera passione, il suo vero amore sono sempre stati i figli, cresciuti con premura ed affetto, ai quali è riuscito a tramandare i valori più sani ed autentici. Non a caso, seguendo le orme del loro amato padre, sono diventati infermieri professionali come lui, facendo della loro vita una missione: quella di dedicarsi alla sofferenza altrui.

Tre anni fa gli venne diagnosticata una malattia, eppure Giovanni continuò ad amare la vita, coltivando le sue passioni fino all'ultimo istante,

Oggi, nel giorno del dolore, il commosso pensiero di tutti va alla moglie Lucia, ai figli Massimo, Italo, Maria Agnese, Enrica e a tutti i suoi cari. Con la certezza che il ricordo di Giovanni resterà vivo nei cuori di tutti noi, come un fulgido esempio di generosità e voglia di vivere.

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