Ieri se ne è andato Massimiliano Galeazzi, noto sommelier trevigiano. Aveva 48 anni e dal 2013 la sua passione lo aveva portato a lavorare ad Edimburgo, nella prestigiosa enoteca “Il Divino”.

Una vita intensa quella di Massimiliano. Dagli studi al liceo Da Vinci alla laurea in Statistica all'università di Padova, fino all'apertura di uno studio tutto suo. Eppure tutto quello gli stava stretto. C'era un fuoco che ardeva dentro, una passione per la cucina tramandata dal padre, alla quale, ad un tratto, ha dovuto obbedire. Così nel 2012, non più un ragazzino, ha deciso di cambiare vita ed orizzonti. Spinto dalla voglia e dalla curiosità, e supportato da raro coraggio, nel giro di poco tempo ha coronato il suo sogno, diventando un'istituzione fra i sommelier trevigiani.

Nonostante i tanti impegni e le diverse responsabilità, nella vita di Massimiliano c'è stato sempre spazio per nuove passioni. Dal canottaggio alla montagna, passando per il grande amore per la pesca.

Poi l'esperienza in Scozia, un'avventura travolgente che però non ha indebolito in Massimo il forte senso di famiglia. Era molto legato ai suoi cari, ed è proprio in occasione della cresima di una nipotina – di cui tra l'altro era padrino – che si era preso dei giorni di ferie per tornare in Italia.

Una vita emozionante, assaporata fino in fondo. Breve sì, ma vissuta davvero. Ed è così che ricorderemo sempre Massimiliano, come un coraggioso condottiero del suo vissuto, come un sognatore dai piedi ben saldi a terra. Come un figlio, un fratello, uno zio ed un amico il cui ricordo vivrà per sempre nei cuori di tutti noi.