Dieci anni fa veniva a mancare il Triestino Massimo Della Pergola.

Già da giovanissimo iniziò la sua carriera come giornalista nella Gazzetta dello Sport dopo aver lavorato alcuni anni per Il Popolo di Trieste. Venne poi espulso dall'albo professionale nel 1938 perché ebreo ed Internato in un campo di lavoro in Svizzera dove ebbe l'idea di creare un gioco a premi legato al calcio: la schedina.
Grazie a Massimo della Pergola Il calcio italiano si è autofinanziato per cinquant'anni quando era completamente senza risorse dopo la guerra.

Sempre devoto alla sua più grande passione, lo sport, mantenne un ruolo di primo piano nel mondo del giornalismo sportivo passando da caporedattore responsabile del calcio nella Gazzetta dello Sport a segretario generale dell' Associazione Internazionale della Stampa Sportiva.

Si spense a Milano il 13 marzo 2006 all'età di 94 anni.