Il 19 febbraio 1983 se ne andava Marcello Mascherini, figura di spicco fra gli scultori italiani del primo Novecento.

Nato a Udine, ancora bambino si trasferì con la madre a Trieste dove rimarrà poi per tutta la vita. Frequentò negli anni della gioventù la sezione degli Scultori Ornatisti della Scuola per Capi d'Arte dell'Istituto Alessandro Volta, nella quale incontrò il maestro di modellato Alfonso Canciani. Approfondita la sua tecnica scultoria nello studio del triestino Franco Atschko, realizzò tra le varie opere la facciata del Tribunale di Trieste e la statua della dea Minerva davanti all’Università dove l'artista tenne dei corsi di scultura per diversi anni. Ricordiamo oggi, a trent’anni dalla sua scomparsa, questo grande artista e intellettuale che fu fortemente attivo nella scena artistica Triestina ricoprendo diverse cariche tra cui Ispettore per i Beni Culturali ed Ambientali della Provincia, socio fondatore e direttore della sezione arti figurative del Circolo della Cultura delle Arti di Trieste.

Per Marcello Mascherini scolpire non era solo modellare qualcosa, era trovare dentro di essa il respiro della vita.