L'8 aprile 2014 veniva a mancare, all’età di 91 anni, l’imprenditore Primo Rovis.

Arrivato a Trieste nel 1947 a soli 25 anni se n’è subito innamorato, come non mancava mai di ricordare: “Trieste occupa sempre un posto speciale nel mio cuore”.

Una valigia di cartone con due camicie e un paio di calzini bucati era tutto quello che aveva portato con sé quando aveva lasciato da esule Gimino d’Istria.

La città e i suoi conoscenti lo ricordano come un’uomo dal cuore d’oro che piuttosto che negare un aiuto preferiva concedere qualcosa in meno a se stesso: “Trovo sia giusto destinare una parte dei miei guadagni alla collettività perchè io so cosa significa essere poveri», diceva sempre. Negli anni ’80 diventò uno dei più ricchi imprenditori della città, fu una personalità coraggiosa e dal grande intuito. La sua attività principale fu quella del caffè in seguito alla quale fondò la sua società, la "Cremcaffè", molto nota in città. Sempre in prima linea ad aiutare il prossimo anche attraverso l’Associazione “Amici del cuore” che vanta centinaia di soci e altrettante donazioni.

La sua vita, oltre al caffè, Rovis l’ha dedicata quasi interamente ai minerali da lui importati in Italia dal Brasile col marchio “Ipanema”, una passione che gli è valsa una laurea honoris causa dell’università di Mosca.