Nasceva nel mese di marzo Franco Basaglia, famoso neurologo italiano e psichiatra che operò una rivoluzione culturale nel campo della moderna definizione di sanità mentale.

La cosiddetta legge Basaglia (n. 180/1978) introdusse un'importante revisione degli ospedali psichiatrici italiani promuovendo numerose trasformazioni sul territorio. A partire dagli anni settanta, Trieste divenne un luogo di riferimento per questo cambiamento. La città fu simbolo di una rivoluzione sociale, culturale e medica.

Nel 1971 Franco Basaglia venne scelto come direttore dell'ospedale psichiatrico di Trieste, presiedendo questo mutamento grazie anche al bagaglio d'esperienza precedentemente maturato prima a Gorizia e poi a Parma.
Nel 1973 Trieste viene designata "zona pilota" per l'Italia nella ricerca sui servizi di salute mentale, nello stesso anno Basaglia istituì all'interno dell'ospedale psichiatrico laboratori di pittura e di teatro.

Un paio d'anni dopo però sentì il bisogno di andare oltre la trasformazione della vita all'interno dell'ospedale psichiatrico, il manicomio per lui andava chiuso ed al suo posto bisognava costruire una rete di servizi che provvedessero all'assistenza delle persone affette da disturbi mentali. Per questo motivo nel gennaio del '77 venne annunciata la chiusura del manicomio "San Giovanni".

Quest'ultimo oggi è diventato un parco che ospita vari servizi sanitari, cooperative e bar. Il manicomio di San Giovanni è un luogo che fa ormai parte integrante della storia della città, così come la figura di Franco Basaglia.