Nasceva oggi, 21 febbraio 1901, Emilio Comici notissimo alpinista e speleologo triestino ritenuto il più straordinario talento del periodo tra le due guerre.

Una volta compiuti gli studi superiori si impiegò a Trieste da dove partiva per compiere gite e spedizioni con gli amici della “XXX Ottobre”. Dopo un decennio dedicato alla speleologia proseguendo così la tradizione triestina, iniziò l'attività alpinistica effettuando le prime esperienze nelle vicine Alpi Giulie. Dedicò gran parte della sua vita a numerose scalate nelle Alpi Orientali, in particolare nelle Dolomiti e nelle Alpi Giulie dove aprì circa 200 nuove vie.
All’ “angelo delle Dolomiti” sono stati intitolati il rifugio Comici nella zona del Piz Sella- Plan del Gralba ai piedi del Sassolungo, il bivacco Comici nella Busa del Banco nel territorio di Auronzo di Cadore e la scuola di roccia ospitata nel rifugio Mario Premuda in Val Rosandra.

Morì tragicamente in un incidente dovuto alla rottura di un cordino di cui stava provando la tenuta nella palestra di roccia di Vallunga.
La sua grandezza non stava tanto nel gran numero di vie percorse e aperte ma nella purezza dello stile, Comici era come una goccia che cade: andava sotto la verticale di una cima e tirava su diritto.

“In più di cinquant’anni non ho mai visto nessuno arrampicare con tanta apparente facilità, con tanta eleganza”, così lo ricorda con affetto Riccardo Cassin.