All'età di 92 anni ci ha lasciato Carlo Paci, decano del giornalismo marchigiano.

Un'altro pezzo di storia della nostra città che se va dopo tanti anni dedicati a scrivere e dibattere sulla nostra città e sui temi di interesse collettivo. Fu il primo giornalista professionista nelle Marche, svolgeva il suo lavoro già dall'inizio della redazione ascolana del Messaggero il 15 aprile 1957 e la rese in breve tempo la provincia marchigiana roccaforte per vendite dell’edizione locale del quotidiano. Tra le sue numerose iniziative degne di nota, fu tra i fondatori della scuola di giornalismo di Urbino assieme all’allora rettore Carlo Bo e affidò la sezione cultura della sua redazione all'artista Tullio Pericoli. Invece, tra le curiosità che molti di noi ricordano fu quella di una bomba ritrovata nel bagagliaio della sua auto piazzata da ignoti attentatori a fine degli anni '60 e la sua importante notizia inviata in redazione a Roma in anteprima sull'arresto di Ferrari che diede via a clamorosi processi sulla sofisticazione dei vini.

Ci mancherà questa voce storica del giornalismo, presente e fortemente radicato nel nostro tessuto sociale da oltre mezzo secolo. Il suo ricordo e la sua tenacia però rimarranno sempre incise nei cuori di tutti noi che abbiamo avuto l'onore di conoscerlo.

Le nostre più sentite condoglianze ai suoi cari.