Dopo l'8 settembre del 1943, in Italia si fece notare la tenace resistenza di militari al Colle San Marco sopra Ascoli Piceno.

Quest'ultimi, guidati dagli ufficiali Spartaco Perini e Ivo Paolini, furono aiutati dall'affluire di operai che avevano perso il lavoro, giovani renitenti alla leva, antifascisti di vecchia data, stranieri, inglesi, slavi, cattolici, sacerdoti, carabinieri e tutti insieme furono una delle prime organizzazioni a sollevarsi in Italia.

Molti sono i valorosi e coraggiosi uomini che parteciparono alla resistenza fino alla data emblema del 25 aprile e molti sono coloro che persero la vita. In quell'arco temporale si ricordano Ivo Castelli, un ragazzotto di appena 18 anni che allertò gli Avieri della Caserma presso San Filippo e Giacomo che riuscirono a sconfiggere i tedeschi giunti in città.

Da ricordare anche il giovanissimo studente Adriano Cinelli, appena diciassettenne e primo Partigiano d’Italia, colpito a morte negli scontri che ebbero luogo al distretto militare, spirato tra le braccia di Pierini. Ma come loro furono duecentosettantotto i caduti in combattimento nelle zone ascolane per amore della libertà e della giustizia a difesa della patria contro la prepotenza e l'oppressione in diverse date tra il 12 settembre 1943 ed il 3 ottobre 1944.

Il 25 aprile fu espressione di rinascita, gli italiani tutti ed in particolare la comunità ascolana poterono salutare la fine della lunga e sofferta occupazione e fu la festa della libertà, di una nuova coscienza di popolo.