Erano le 21.45 di venerdì 13 gennaio 2012. In quegli istanti iniziò il naufragio della nave da crociera Costa Concordia, una delle più gravi sciagure marittime della storia italiana, in cui persero la vita 32 persone, e altre 110 rimasero rimaste ferite. Il transatlantico, salpato dal porto di Civitavecchia, con 4.229 persone a bordo, urtò lo scoglio de Le Scole all'Isola del Giglio, causando l'apertura di una falla di circa 70 metri sul lato sinistro. La nave si arenò sullo scalino roccioso del basso fondale prospiciente Punta Gabbianara, a nord di Giglio Porto.

A portare la nave fini lì fu la volontà del comandante Francesco Schettino di passare sotto costa per fare il cosiddetto 'inchino', cioe' il saluto agli abitanti dell'isola, come da tradizione in tante navi da crociera.

Sono passati 4 anni da quella notte, ma il ricordo di quelle vittime innocenti rimarrà intatto per sempre.