Il 13 dicembre del 1521 nasceva a Grottammare, Ascoli, Sisto V, al secolo Felice Piergentile, poi a trent'anni divenuto Felice Peretti.

Dei numerosi papi che ebbero tra le mani le sorti di Roma, il Pontefice ascolano fu davvero uno dei più particolari e controversi. Durante il suo pontificato, che durò solo cinque anni, modificò l'assetto della città secondo i canoni rinascimentali, trasformandone l'aspetto più di quanto qualsiasi altro regnante o amministratore avesse mai osato fare prima di lui. Fece restaurare quattro degli antichi obelischi egizi di Roma e li ricollocò nei luoghi dove sorgono tutt'ora. Aprì strade lunghe e diritte attraverso i fatiscenti quartieri medioevali che ricoprivano gran parte del decadente nucleo urbano. Restaurò ponti, costruì nuove fontane e finanziò molte altre opere. Viene anche ricordato per la realizzazione di un importante acquedotto, costruito con materiale in larga parte proveniente dalle rovine di uno antico romano risalente al II secolo aC. Inoltre diede nuovo impulso al commercio, promulgando diverse leggi; una di esse, ad esempio, stabiliva un nuovo sistema di misure per la vendita al dettaglio del vino, che allora era uno dei settori economici più floridi di Roma. Tuttavia ciò per cui Sisto V viene ricordato maggiormente è la sua leggendaria severità nell'amministrare la giustizia.