Il 2 aprile di un anno fa veniva esposta pubblicamente in cattedrale ad Ascoli Piceno la Sindone di Arquata, alla venerazione dei fedeli.

La Sindone di Arquata del Tronto è un estratto dell’esemplare torinese ed è custodita nella chiesa di S. Francesco a Borgo di Arquata con davanti cento lumi, tanti quanti quelli che, secondo la leggenda, accompagnavano la Sindone durante le processioni durante carestie, siccità e guerre.
La tradizione orale tramanda comunque che l'estratto sia stato voluto al fine di avere una Sindone di proprietà ecclesiastica, in quanto quella di Torino apparteneva ai Savoia, e che essa doveva forse essere custodita in posto riservato, periferico e sicuro.

L'ostensione del 2015 è stata fortemente voluta dal Vescovo di Ascoli Giovanni d’Ercole, mostrandola per la prima volta ad Ascoli, dopo che dal 1981 fu esposta esclusivamente all’interno della chiesa di Arquata. Si racconta che prima del 1981 l’ultima ostensione sia stata effettuata durante la Seconda Guerra Mondiale proprio come rituale propiziatorio.