Il 30 giugno 1928 San Benedetto del Tronto ottenne, con un Decreto Ministeriale dell’allora Regno d’Italia, il riconoscimento di "stazione di cura, soggiorno e turismo" come prima località balneare delle Marche e dell’intera costa adriatica.

Questa data sancì l’inizio di un’era turistica molto importante per la Riviera della Palme, dato che in precedenza il turista preferiva le strutture private a quelle alberghiere. Oltre a San Benedetto del Tronto, altre 36 località turistiche vennero riconosciute di primo piano come Taormina, Sorrento, Courmayeur, Vigo di Fassa ecc...

A seguito di tale iniziativa, l’Azienda di Soggiorno sambenedettese affidò all’ingegnere Luigi Onorati l’incarico di valorizzare l’area compresa tra l’attuale Viale Secondo Moretti e la spiaggia, una zona depressa soprattutto a causa delle inondazioni del Torrente Albula; si doveva pensare anche ad un centro di aggregazione vicino al mare che calamitasse il tempo libero dei turisti e dei cittadini. Da qui nacque il progetto della Palazzina Azzurra, che insieme ai già presenti hotel Eden, Progresso, ai stabilimenti Marili, l'Adria's Cafè, il Ruffini ristorante e l'hotel della Stazione, e alla quasi contemporanea piantumazione delle palme, permisero l'importante sviluppo turistico in zona.