Il 5 luglio 1874 la Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno riuscì ad aprire la sua prima filiale a San Benedetto del Tronto. La comunicazione dell'evento fu data dal presidente della banca il conte Emidio Ambrosi Sacconi Rosati Natali.

In pochi mesi di gestione si verificò un costante incremento dei depositi e degli investimenti, dovuto principalmente alla fiorente attività marittima della città. La prima Commissione Amministrativa locale della filiale era composta da Secondo Moreni (presidente), Serafino Voltattorni (cassiere), Achille Feliziani (ragioniere), don Giuseppe Guidi (segretario), Alessandro Voltattorni, Giuseppe Guidi, Pietro Rocchi, Domenico Novelli, Pietro Merlini e Giovan Battista Urbani (consiglieri). Le positive operazioni bancarie fecero si che nel 1880, la banca chiuse i propri sportelli per riaprirli subito dopo autonomamamente col nome di Banca di San Benedetto del Tronto. Putroppo l'Istituto non raggiunse i traguardi desiderati e come conseguenza il ministro dell'Economia Nazionale con Regio Decreto n. 2857 del 29 dicembre 1929, decretò l'incorporazione nella Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che subito riaprì lo sportello come propria filiale.

Dal 1999 la Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno fu parte costituente della nuova Banca Intesa per arrivare ai giorni nostri con la fusione in Intesa San Paolo.