Oggi a Ripatransone prende vita il "Cavallo di Fuoco", una
fra le manifestazioni folkloristiche/pirotecniche piú antiche e singolari d'Italia.
Dal 1682, anno dell'incoronazione della Madonna di San Giovanni a Patrona della Cittá e Diocesi, i Ripani si trovano ogni anno, nella sera della Domenica in Albis, a rievocare un evento che è molto di piú di un semplice fuoco d'artificio. In quel giorno fu chiamato per l'occasione un artificiere di Atri ad improvvisare uno spettacolo in suo onore. Egli "cavalcò un cavallo, che era tutto ripieno di fuochi artificiali, con il quale girò più volte la piazza buttando sempre raggi ed altre bizzarrie". La domenica in albis (o della Divina Misericordia) è, nell'anno liturgico della Chiesa cattolica, la seconda domenica di Pasqua. Nella giornata è concessa, secondo determinate condizioni, l'indulgenza plenaria o parziale ai fedeli.
Tra gli abitanti più anziani di Ripatransone, c'è chi si ricorda ancora quando il Cavallo di Fuoco veniva portata in spalla dal più robusto dei cittadini. Dal 1932 in poi infatti, venne dotato di ruote e timone e fatto trainare da volontari dotati di vesti e accessori di protezione.
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