Quando il 25 marzo coincide con il venerdì santo, nella chiesa di San Pietro Martire ad Ascoli Piceno si attende con ansia il miracolo che potrebbe far fiorire o macchiare di sangue la sacra spina che apparteneva alla corona posta sul capo di Gesù.

Nella chiesa ascolana tale reliquia è conservata con cura da diversi secoli. Nel 1200 arrivò in città in seguito ad uno scambio voluto dal Re di Francia Filippo IV, col dente di San Domenico precedentemente conservato dai domenicani del posto. Lo scambio fu proposto dal confessore del re francese, Padre Francesco de Sarlis, che aveva contatti con i nostri domenicani.

Ad Ascoli, l'ultimo prodigio risale al 25 marzo del 1932, quando il parroco di allora, durante l'ostensione, si accorse che la sacra reliquia aveva cambiato colore.