Ricordiamo oggi Luigi Marcone, 35enne di Corato che ha lottato tra la vita e la morte per una settimana prima di abbandonarci il 31 luglio del 2014 in seguito ad un tragico incidente stradale sulla tangenziale, nei pressi di Bari.

Luigi era in compagnia della sua fidanzata ed era tornato da poco da Roma, dove lavorava, per trascorrere le vacanze con lei, nella sua amata Puglia.

Laureato a pieni voti in scienze statistiche, aveva conseguito già una notevole carriera lavorativa nonostante la giovane età. Infatti, ben presto, dopo gli studi, ha intrapreso il mondo del lavoro, prima in una società di indagini politiche al nord, poi a Roma, presso l'Istat. Tra le sue passioni, oltre alla matematica che gli ha conferito il nomignolo da parte di amici e parenti di “genio”, c'era la Juventus, la sua squadra del cuore. Durante il tempo libero amava fare sport con gli amici, soprattutto calcio e tennis.

Luigi era un ragazzo dalle mille qualità ma soprattutto dal cuore d’oro, ha espresso il desiderio che i suoi organi fossero donati e che non fosse investito denaro in fiori o manifesti ma in donazioni alla “Casa famiglia della mamma”.
In gamba, pacato, gentile e disponibile. È questo il ritratto che gli amici fanno pensando a Luigi, ancora increduli per una vita interrotta troppo presto ma che verrà ricordata in eterno da molti per il suo bellissimo gesto e quello della sua famiglia.