La comunità barese e tutto il mondo del calcio italiano piangono la scomparsa dello storico ex presidente del Bari Vincenzo Matarrese, dipartito all’età di 79 anni, lasciando un doloroso vuoto nel cuore di quanti l’hanno conosciuto e che hanno vissuto con lui la straordinaria avventura calcistica.

Vincenzo era un simbolo del calcio d’altri tempi, per decenni ha guidato la società con passione e spirito di avventura, sempre animato da un rapporto particolare e controverso con la città e la sua tifoseria, con cui aveva spesso discussioni e scambi vivaci. Un uomo che ha fatto la storia del calcio, e che a molti tornerà in mente durante la celebre rissa con Luciano Gaucci nel post partita di un Perugia-Bari del 1999, dove concluse con la frase “Gaucci, noi siamo di serie A”.

Forse a volte era un presidente un po’ burbero, accusato di avere una mentalità ristretta, ma lui ci teneva fino in fondo e per la sua squadra era pronto a mettersi a spalare la neve dal San Nicola per far allenare i ragazzi. Tra le interviste in dialetto, le mille contestazioni (come l’ombra delle calcio scommesse) e la sua carica energetica Vincenzo, che il Bari l’aveva preso in serie C in due anni lo aveva lanciato di nuovo a brillare nel primo campionato conquistando addirittura una storica semifinale di Coppa Italia, durante la sua carriera ha scoperto e cresciuto moltissimi talenti per cui è stata una figura fondamentale: da Fantantonio a Protti, Zambrotta, Ventola fino ad arrivare a Conte e Ventura in tempi recenti.

La comunità Barese, in particolare i tifosi, nel bene o nel male, si è legata a quest’uomo passionale che ha regalato anni di grande calcio, da alcuni definiti i migliori che la città abbia mai vissuto. Il suo ricordo verrà custodito nel cuore di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo veramente, e la sua personalità rimarrà per sempre legata a Bari e ai suoi cittadini.