La Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Ruvo di Puglia e Terlizzi ricorda oggi la scomparsa prematura ed improvvisa del Vescovo don Luigi Martella che si è spento un anno fa a causa di un infarto.

Nato nel 1948, a Depressa, in provincia di Lecce, è stato eletto vescovo della Diocesi nel 2000 e ha ricevuto la consacrazione episcopale a Molfetta il 10 marzo dell'anno successivo. Dopo aver compiuto gli studi teologici prima nel seminario dell'arcidiocesi di Otranto, poi nel seminario di Treviso e in seguito al seminario interregionale di Posillipo, è stato ordinato sacerdote il 10 aprile 1977. Ha conseguito la licenza in teologia presso la Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale e il dottorato in teologia morale presso la Pontificia accademia alfonsiana di Roma. Il 20 aprile 2008, dopo aver nominato postulatore Agostino Superbo e vice-postulatori Domenico Amato e Silvia Correale, ha emanato un editto per introdurre la causa diocesana di beatificazione e canonizzazione di Antonio Bello, suo predecessore sulla cattedra molfettese.

Oltre all’intera comunità dei fedeli che lo hanno conosciuto ed ascoltato, il cordoglio per la sua scomparsa ha colpito l’intera Diocesi, i familiari di don Gino e il primo cittadino di Giovinazzo Tommaso Depalma che lo ha definito un riferimento importante per la sua comunità. Ricordano Mons. Luigi Martella anche l’Azione Cattolica diocesana e il Partito Democratico di Giovinazzo che ne ricorda la fede, la capacità di comunicare serenità, la costante attenzione alle tematiche educative, sociali, giovanili, del sostegno alle famiglie e del “bene comune” e infine il suo essersi dimostrato punto di riferimento per le istituzioni politiche e per la collettività.