Lui è Luciano Caterino, uno dei due macchinisti accidentalmente coinvolti nella catastrofe. Originario di Corato, Luciano aveva appena 37 anni e a quelle rotaie aveva dedicato la vita.

Amava la campagna, sognava di andare a viverci un giorno, ma il destino crudele ha deciso che sulla nuda terra la sua vita si dovesse spezzare prematuramente e per sempre.

Tutta la comunità sta piangendo adesso la scomparsa di Luciano, ma soprattutto il papà Francesco e i fratelli, Michele e Danilo. Da nove anni, purtroppo, erano rimasti senza un elemento fondamentale per una famiglia, la mamma, anche lei scomparsa troppo presto. Una “famiglia di lavoratori e di brava gente”, l’ha definita il sindaco Massimo Mazzilli.

Una famiglia adesso circondata dall’affetto di chi ha avuto la fortuna di conoscere Luciano e di essergli amico, e che promette di custodirne il ricordo. Il ricordo di quel ragazzo buono, gentile ed educato, a cui tutti volevano bene.

Buon viaggio, Luciano.