Oggi Bari ricorda una vittima innocente della mafia locale.
La vittima è Giuseppe Grandolfo, venuto a mancare poco dopo le 23.00 del 10 marzo del 2000 a soli 38 anni.
L’uomo, portiere incensurato del condominio Executive di via Amendola, è stato vittima della coincidenza di trovarsi in compagnia di un boss scarcerato da pochi, nel mirino dei sicari, in un circolo di via Bovio. Nell’agguato ci sono stati altri feriti. L'agguato è avvenuto in via Libertà, una strada che dà il nome all'omonimo quartiere, zona nei pressi del centro cittadino e, soprattutto, del palazzo di giustizia. L’azione, durata una manciata di secondi è stata messa in atto da due killer: poco dopo le 23 hanno aperto la porta del locale all'interno del quale un gruppo di persone giocava a carte e guardava la televisione.
Grandolfo, quella sera, era andato a prendere accordi con il ristorante dove a maggio avrebbe dovuto festeggiare la prima comunione del figlio. Prenotato il locale, telefonò alla moglie per dirle che avrebbe preso la pizza. In pizzeria incontrò un suo amico che lo portò a bere una birra in un locale in cui fu coinvolto nella sparatoria mortale.
Il suo ricordo resta vivo soprattutto tra i familiari e in particolare per la moglie Maria Milella, madre di due bambini
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