Ben 182 anni fa nasceva a Bergamo Giuseppe Sante Carrara, patriota italiano, ultimo degli undici figli degli osti polentari Natale Carrara (originario della provincia di Como) e Maria Pasta (di Sorisole).

All'età di due anni perse il padre. Non aveva ancora compiuto quattordici anni quando nel marzo 1848 la popolazione del suo quartiere prese a sparare contro gli austriaci, che furono costretti alla fuga verso Brescia in concomitanza con le famose Cinque Giornate. Qui iniziò il destino eroico del patriota.

Giuseppe fu tra i 178 bergamaschi che presero parte alla Spedizione dei Mille, impresa che gli rimase nel cuore e che suscitò molta ammirazione in Garibaldi. Partecipò combattendo con grande eroismo nell'Ottava Compagnia, quella dei bergamaschi, detta "di ferro". Venne congedato il 9 dicembre 1860, col grado di sergente dell'esercito meridionale, dopo esser stato decorato, e ritornato a casa sbarcando a Genova. Tornato a casa fu dapprima commesso, poi proprietario di un'osteria e infine mediatore.

Bergamo deve andare fiera di un eroe italiano come lui, che non ha mai dimenticato le sue origini e che ha mostrato al mondo il temperamento e la volontà ferrea bergamasca.