La comunità Bergamasca perde uno dei suoi pilastri: l'architetto Giuseppe Gambirasio, scomparso ieri all'età di 86 anni.

Classe 1930, Giuseppe Gambirasio nacque a Bergamo e si laureò in Architettura presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia nel 1957. Mosso dalla grande passione per l'attività didattica, divenne professore ordinario di Progettazione Architettonica nel 1981 e, sempre nel capoluogo veneto, ha ricoperto la carica di prorettore e vicepresidente del Consiglio di Amministrazione dal 1983 al 1991, nonché quella di presidente del Corso di Laurea in Architettura dal 1982 al 1986. Anni in cui fu anche relatore di numerose conferenze e autore di prestigiosi saggi e pubblicazioni.

Oltre alla lunga esperienza didattica, l'architetto Gambirasio, nei suoi cinquant'anni di attività, ha condotto un'importante progettazione architettonica, urbanistica e paesaggistica, puntando sul recupero urbano, sulla riconversione di siti di archeologia industriale e sul restauro monumentale. Fu inoltre coordinatore in occasione della ricostruzione di Napoli dopo il terremoto del 1980, per la Salvaguardia di Venezia, per la riqualificazione delle periferie lombarde, per il Touring Club Italiano con la mostra di Palazzo Reale a Milano, per il libro Il paesaggio italiano nel Novecento (Milano, 1994) e per la progettazione paesistica e ambientale dell'Autostrada Pedemontana.

Nel 2000 ha fondato, con le figlie Stefania e Silvia, la “S.G. Studio Gambirasio di Architettura e Urbanistica S.r.l.” con sede a Bergamo di cui è Presidente e Amministratore Delegato.

Con Giuseppe Gambirasio se ne va uno dei protagonisti assoluti dell'architettura della seconda metà del secolo scorso, probabilmente uno degli ultimi allievi dei maestri del dopoguerra. Un orgoglio nostrano in Italia e all'estero, un concittadino esemplare, un padre di famiglia e un amico.

Certi che il suo ricordo vivrà in eterno nelle sue opere, nei suoi insegnamenti e nelle sue lezioni, di architettura e di vita.