Il 19 aprile 1895 nasceva a Bergamo Antonio Locatelli, grande aviatore, politico, giornalista ed eroe della Grande Guerra che la comunità bergamasca ricorda ancora oggi con molto affetto.

Chiamato alle armi nel gennaio del 1915, decise di diventare pilota scegliendo come specialità le missioni di ricognizione, compiendo dei sorvoli determinanti per la protezione dei suoi compagni e volando su Vienna con Gabriele D’Annunzio, che lo definì “il suo leone di guardia”.

Dal 1924 al 1928 fu deputato al Parlamento del Regno d’Italia, dove gestì principalmente i problemi legati all'aviazione. Alla fine del 1933 venne nominato podestà di Bergamo, dedicandosi con grande entusiasmo al risanamento di città alta, progetto in cui collaborò con Luigi Angelini. Venne ucciso da guerriglieri abissini a Lekempti il 27 giugno 1936 insieme agli altri componenti di una missione di ricognizione aerea nell'ovest etiopico durante la guerra d'Etiopia.

A Locatelli e i suoi compagni venne concessa la medaglia d’oro al valor militare. Antonio fu l'unico individuo decorato con tre Medaglie d'Oro al Valor Militare. D’Annunzio volle che fosse sepolto al Vittoriale, e per questo mise a disposizione un'arca funeraria.