“Questo il mio volto, tolgo l’armatura, lo ammetto sono fragile ma non avrò paura”

Con queste parole la giovane Isabel Pedretti ha salutato questa vita. Un percorso tortuoso quello di Isabel, affrontato con coraggio, dignità e rara tenacia. Una sfida difficile, combattuta con forza fino al suo istante, quando si è dovuta arrendere ad un male troppo grande per i suoi sedici anni.

Isabel era di Fonteno e frequentava l’istituto turistico di Pisogne (Brescia). Oggi l'interà comunità è in lutto ed a regnare è un doveroso silenzio. Vogliamo ricordarla Isabel con le parole di Henry Scott Holland, pubblicate da amici e compagni sul sito della scuola.

“La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perchè dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perchè sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace”.

Buon viaggio Isabel.