Il 6 aprile 2009 se ne andava a Cagliari Virgilio Lai, apprezzatissimo fotografo sardo.
Nato ad Ulassai il 1 agosto 1926, Virginio Lai discende da una famiglia di artisti, è infatti nipote della famosa pittrice sarda Maria Lai e fratello della scrittrice Maria Pia Lai Guaita. Appassionato di fotografia e scrittura, a 18 anni Virginio si trasferì a Cagliari insieme al padre ed iniziò una lunga collaborazione con La Nuova Sardegna, mentre nel 1949 venne assunto come addetto stampa del Consiglio Regionale come cronista politico.
Nel 1971, a 45 anni, fondò una delle maggiori case editrici sarde: la Edes – Edizioni Democratiche Sarde. Nel corso degni anni Lai, studioso e dedito alla conoscenza della sua terra, pubblicò numerose opere importanti tra le quali “Periodici Democratici e Numeri Unici” del 1975, avente lo scopo di riportare alla luce, attraverso approfondite ricerche, fotografie della Sardegna e articoli di giornale andati perduti che raccontassero gli anni del dopoguerra e la crisi ideologica e sociale del popolo sardo che scaturì negli anni seguenti il Fascismo. Si dice che Virgilio Lai non si separasse mai dalla sua macchina fotografica, e durante i suoi viaggi scattò migliaia di fotografie divenendo uno dei maggiori documentaristi della società sarda.
Virgilio Lai scompare 7 anni fa, all'età di 83 anni, nella sua casa a Cagliari. Circa 10.000 tra i suoi più bei scatti sono conservati nel Comune del suo paese natale, Ulassai.
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