Quest'oggi ricorre la morte di Candido Manca, valoroso brigadiere dell'arma dei carabinieri e militare di origine sarda, scomparso prematuramente nelle Fosse Ardeatine.

Nato a Dolianova il 31 gennaio 1907, lavorava come ragioniere al Ministero dei lavori pubblici e fu chiamato a prestare servizio nell'Arma dei Carabinieri nel 1935 e nel 1940, in piena Seconda Guerra Mondiale. L'8 settembre 1943 si trovava a Roma e prestava servizio come brigadiere dei CC, nella compagnia Squadre reali; Manca riuscì a sfuggire ai tedeschi ed entrò nella banda partigiana “Caruso”, per la quale raccoglieva informazioni e partecipava ad azioni militari contro gli “occupanti”.

Il 10 dicembre 1943 Manca fu catturato dalla Gestapo e reso prigioniero. Nonostante i numerosi interrogatori e le torture, il brigadiere non si lasciò mai sfuggire alcuna informazione riguardo il suo gruppo, e forse proprio a causa del suo stoico coraggio fu condannato a morte: morì a Roma da eroe il 24 marzo 1944, durante uno dei più efferati massacri della storia italiana.

Candido Manca, per il suo grande amore per la Patria, il suo coraggio e il suo valore fu insignito della medaglia d'oro al valore militare alla memoria.