Un anno fa la Sardegna piangeva la scomparsa di Pinuccio Sciola.

Noto scultore italiano originario di San Sperate, divenne famoso in tutto il mondo grazie alle sue sculture e alle sue grandi doti artistiche. Sciola durante la sua vita viaggiò tantissimo e questo gli permise di studiare, approfondire e imparare nuove tecniche con le quali realizzare le sue grandiose opere.

Una carriera ricca di riconoscimenti quella di Pinuccio, che al giorno d'oggi vanta opere permanenti a Versailles, Parigi e Vienna, mentre trasformò San Sperate in un vero e proprio paese-museo grazie all'arte dei noti Murales.

Negli anni Novanta nascevano invece le “Pietre Sonore”, un'idea sperimentale presentata per la prima volta a Berchidda per il “Time in Jazz” ed esposte poi in tutto il mondo. Le pietre sonore venivano utilizzate come veri e propri strumenti musicali e furono fonte di ispirazione per musicisti, compositori e artisti.

Pinuccio amava tantissimo la sua terra. Nato nel 1942 da una famiglia particolarmente modesta, riuscì lo stesso a coltivare la sua passione e a portare la sua arte e il suo pensiero rivoluzionario e innovativo in tutti gli angoli del pianeta. Grazie alla sua maestria Sciola ispirò tanti artisti e ovunque andasse lasciava in eredità quel suo stile glorioso ed eterno che verrà ricordato a lungo. Lo scultore, orgoglio del popolo sardo, si è spento il 13 maggio dello scorso anno, all'età di 74 anni, sconfitto da una lunga malattia.