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  • Caserta - 13/11/2016

    Angelo Bocchino - Maddaloni

    Maddaloni in lutto. Tutta la comunità è sconvolta per la morte del noto pasticcere di Via Napoli.

    Angelo Bocchino, 71 anni, è scomparso lasciando un vuoto enorme nel paese che lo stimava tanto.
    In molti accorsi per dare all'uomo l'ultimo saluto, per abbracciare la moglie Rosaria ed i figli Ida ed Antonio.

    Lo porteranno per sempre nel cuore, perché Angelo era una persona dal cuore gentile e sapeva farsi voler bene.

  • Caserta - 02/11/2016

    Antonio Noviello - Castel Volturno

    Il mondo del calcio e degli ultras napoletani piangono la prematura scomparsa di Antonio Noviello, 28enne di Castel Volturno morto a causa di un tragico incidente con lo scooter.

    Sono in molti a piangere per lui in queste ore, ma sono anche tanti quelli che trovano la forza di esternare un pensiero, un ricordo, qualcosa che possa tenere lo spirito di Antonio vicino al cuore, sorridente e spensierato, come nelle domeniche sugli spalti.

  • Caserta - 12/09/2016

    Alfredo Centore

    Caserta dice addio al fondatore e alla voce della storica Radio Alce, Alfredo Centore.

    Freddy per gli amici, Alfredo era l’anima di Radio AL.CE., acronimo del suo nome, la prima emittente radiofonica privata di Caserta: fondata il 18 gennaio 1976, ha trasmesso in diretta tutti i principali eventi della provincia, fungendo da apripista per le altre emittenti.

    Autodidatta in materia musicale, Centore suonava la fisarmonica e accordava strumenti, e uno dei suoi tanti meriti è stato quello di contribuire alla stesura dell’ormai famosissimo testo “Fatti mandare dalla mamma” di Gianni Morandi, al quale Centore accordò anche gli strumenti musicali per le sue prime esibizioni. L’amore per la radio non ha mai abbandonato Freddy, il quale vi si è sempre dedicato con passione fino all’ultimo.

  • Caserta - 24/08/2016

    Francesco Parisi

    Sulla soglia dei 90 anni, se n’è andato Francesco Parisi, costruttore e imprenditore edile che favorì lo sviluppo della Rodesia.

    Conosciuto come Ciccio l’africano, Parisi viveva da anni nella sua Calvi Risorta, a Petrulo, dopo aver vissuto in Africa per circa trent’anni. Era infatti giovanissimo quando era arrivato in Mozambico per il servizio militare di leva, ed era poi rimasto in Rodesia, l’attuale Zimbabwe, fino agli anni 70. All’epoca lo Zambia era sottoposto a regimi dittatoriali, ed è qui che Parisi costituì una fabbrica di calcestruzzi, contribuendo alla costruzione delle le maggiori arterie stradali che ancora oggi collegano la regione del Monzambico e dello Zimbabwe col Sudafrica.

    Tornato in Italia, l’uomo, che era amante della poesia, si è dedicato alla lettura e alla cura della famiglia. Oggi sono in molti a piangere la scomparsa di un uomo che si è adoperato al massimo per garantire un futuro a un Paese in ginocchio.

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