ll 20 giugno 1944 Fermo e tutto il territorio Fermano furono liberati delle forze naziste.

I primi a giungere in città da Amandola furono i bersaglieri motociclisti della “Nembo” e i soldati del contingente polacco, guidato dal Gen. Bronislaw Duch.

Fermo in quei giorni era al centro della linea difensiva che i tedeschi avevano organizzato tra il Tenna e il Chienti e i suoi abitanti, temendo violente manovre belliche, si raccomandarono anche alla Madonna del pianto. Gli scontri nei giorni precedenti e quelli del 20 giugno furono feroci, spezzarono molte vite, un tributo di dolore alla rinascita nazionale. Proprio in quel giorno, a poche ora dalla liberazione, l’elpidiense Vincenzo Borraccetti ed il civitanovese Silvano Mecozzi, due giovani ventenni, persero la vita sotto il fuoco dei tedeschi che erano in ritirata da Civitanova Marche.

Al momento della Liberazione, l’autorevolezza del CLN di Fermo verrà riconosciuta e legittimata, con la costituzione nella provincia ascolana di un CLN provinciale formato da quello di Fermo e quella di Ascoli.