Tre anni fa ci lasciava Michele Gismondi, ciclista professionista negli anni '50.

Michele, nato a Montegranaro nel 1931, iniziò la carriera nel mondo del ciclismo come allievo, gareggiando per le strade della nostra regione. Ben presto le sue caratteristiche e la sua bravura lo portarono prima a trasferirsi in Liguria per gareggiare da dilettante, approdando in seguito da professionista nella blasonata squadra della Bianchi. Qui divenne grande amico di Fausto Coppi, di cui fu l'ultimo gregario: un angelo custode senza ali, ma con due gambe capaci di spingere persino una montagna.

Durante la sua carriera, tra i diversi successi, ricordiamo che fu medaglia d'argento ai mondiali olandesi di Zandvoort del 1959, vinse il Gran Premio d'Europa a Imola nel 1958 ed ottenne il primo posto in una cronosquadre nell'11ª
tappa del Giro d'Italia del 1953. Celebri le sue scuse dopo aver vinto la tappa del giro, proprio nella terra che gli aveva dato i natali. Nel 1960, un grave incidente durante una corsa lo costrinse a ritirarsi dalle gare.

Si spense tre anni fa nella sua casa di Montegranaro all'età di 82 anni.