Il mondo della cultura sarda è in lutto per la scomparsa di Manlio Brigaglia, venuto improvvisamente a mancare in seguito a un infarto.

Intellettuale, storico e grande giornalista, era nato a Tempio il 12 gennaio del 1929 e si laureò in Lettere classiche a Cagliari. Uomo colto e al tempo stesso ironico, insegnò all'Azuni e poi all'università di Sassari dove ha diretto il dipartimento di storia dal 1981 al 1985. Collaboratore di punta della Nuova Sardegna, fu l'artecife della bellissima raccolta di “Memorie Sassaresi”.

Nel 1997 gli fu consegnato alla presidenza del Consiglio dei ministri il "Premio della cultura", mentre nel 2003 l'allora presidente Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi lo onorò della medaglia d'oro di "Benemerito della Scuola, della Cultura e dell'Arte - settore Università". Nonostante l'età e i problemi di salute, fino all'ultimo giorno non rinunciò mai al suo ruolo di cricio della società contemporanea, senza peli sulla lingua, offrendo sempre un punto di vista originale e mai scontato.

Con Manlio Brigaglia la cultura isolana perde un pezzo di storia.