Avrebbe soffiato su 144 candeline il noto pittore ternano nonchè uno dei più importanti pittori naif Orneore Metelli, del quale ricorreva il compleanno pochi giorni fa, e più precisamente lo scorso 2 giugno.

Orneore nasceva nella conca ternana nel 1872 da una famiglia borghese e per la maggior parte della sua vita seguì le orme paterne, svolgendo l’attività di calzolaio e ottenendone riconoscimenti in ambito sia locale sia nazionale. La Calzoleria Metelli – questo il nome dell’attività di famiglia – era al tempo un vero e proprio punto di riferimento della realtà cittadina ternana, ma non era il destino del giovane pittore. Orneore era infatti un’artista ma, dopo aver provato con la tromba, dovette abbandonare la musica per disturbi cardiaci sopravvenuti con l’età.

Questa rinuncia gli costò tantissimo ma fu anche la strada maestra che lo condusse alla pittura, che aveva già iniziato ad esercitare nei momenti liberi dal 1922. La fortuna gli sorrise nel 1936, quando conobbe il giovane scultore ternano Aurelio De Felice che gli promise di “renderlo celebre” iniziando a mostrare le opere di Metelli al pubblico. Orneore Metelli morì a Terni il 26 novembre del 1938, e la promessa che al tempo gli fece uno dei suoi più cari amici era infine stata mantenuta. Nei suoi oltre 200 lavori, Orneore rappresenta una città che è lo specchio del mondo, quasi un riflesso dei molteplici aspetti della vita quotidiana.