Correva il 22 giugno del 1993 e, per il neo-sindaco Gianfranco Ciaurro, questo sarebbe stato proprio il suo secondo giorno dopo l’insediamento avvenuto nel 20 giugno del 1993.

Ciaurro fu sindaco di Terni dal 1993 al 1999 e fu il primo sindaco di Terni designato a suffragio universale diretto, nonché il primo sindaco non di sinistra dalla fine del fascismo.

Nei primi giorni del mese di giugno di circa 20 anni fa, la città di Terni era stata chiamata a votare per le elezioni municipali. Il precedente consiglio comunale era stato portato alle dimissioni in blocco dallo scandalo delle tangenti e adesso, per la prima volta, i cittadini avrebbero votato direttamente un candidato a sindaco. Da poche settimane era stata approvata la legge che cambiava il sistema elettorale, e i candidati a sindaco scelti erano 12 uomini, sia presentati dai partiti politici sia portabandiera di alcune liste civiche.
Secondo il pronostico, al ballottaggio sarebbero dovute finire le due forze politiche storicamente più forti: Franco Giustinelli per il Pci e Renzo Nicolino per la Dc.

Ma la vera sorpresa di quelle elezioni del 1993 fu Gianfranco Ciaurro, ex ministro, ex assessore comunale tecnico a Roma, ex segretario generale della Camera dei Deputati. Originario proprio di Terni, venne convinto all’avventura per la corsa “al comune” diventando candidato di una coalizione chi si chiamava “Alleanza per Terni” e che raccoglieva istanze provenienti dalla borghesia cittadina. Contro ogni pronostico, fu proprio Caiurro ad andare al ballottaggio con Renzo Nicolino che distanziò di oltre sei punti percentuali, diventando quindi sindaco di Terni.