Correva il 25 marzo del 1869, e anche la città di Terni era in fermento e si stava mobilitando per l’attacco a Roma: erano infatti gli anni turbolenti del Risorgimento italiano, che avrebbe visto nell’anno successivo (il 1870) come momento clou la cosiddetta presa di Roma – o breccia di Porta Pia – con la quale Roma venne ufficialmente annessa al Regno d’Italia.
Veniamo a conoscenza di questi fatti dal giornale bolognese “L’amico del popolo”, dove si poteva leggere il seguente resoconto: “Si parla di forti concentramenti di truppe al confine pontificio. A Terni, oltre alla truppa colà stanziata, il 22 giunse il 32° di linea sicché in una città di 14.000 abitanti stanziano già due reggimenti. L’artiglieria di guarnigione colà, partì improvvisamente prendendo la via di Foligno”.
Un fatto di cronaca antico ma tutt’ora di particolare interesse, che dimostra quanta considerazione di Terni avessero le altre città d’Italia (anche lontane) e il ruolo che la nostra città svolse nel Risorgimento italiano.
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