È ormai passato un anno da quel triste 19 giugno 2015 che segnò la scomparsa del fotografo ternano Sergio Coppi, conosciuto in città anche con l’appellativo scherzoso del “fotografo ambulante”. Un anno intero in cui ognuno, chi più chi meno, ha sentito la mancanza di una parte fondante della città di Terni. Che tuttora però rivive attraverso i suoi scatti immortali.

Sergio Coppi aveva 69 anni, era nato a Roma nel 1945 ma era sempre cresciuto in Umbria, dove con i suoi scatti aveva raccontato per decenni vicende, storie e protagonisti della conca ternana. Sergio amava viaggiare in lungo e largo per l’Italia e in giro per l’Europa, dove era venuto in contatto con il mondo dell’arte. La sua immancabile Nikon era sempre con lui, una fidata compagna d’avventure, capace di immortale scatti anche a personaggi come Emilio Greco, Renato Gattuso e Giorgio De Chirico.

Il male che l’ha portato via, in realtà, lo aveva già aggredito da tempo. E Sergio l’avevo combattuto con tutte le sue forze, senza però perdere mai quel sorriso sghembo che sempre l’aveva caratterizzato. Un sorriso che ancora oggi, un anno dopo la sua morte, ci torna alla memoria con un pizzico in più di affetto e malinconia.