Era il 13 marzo 1956 quando una straordinaria ondata di gelo colpì tutta la nazione, inclusa dunque l’Umbria e specialmente Terni.

Quello del 1956 fu un anno segnato dalla cosiddetta “nevicata del secolo” che si verificò nel mese di febbraio (in cui a Terni si verificò il giorno più freddo in assoluto con -15°) , e che si ripeté poi una seconda volta a partire proprio dal 10 marzo.

Sessanta anni fa, proprio in questi giorni, le temperature scesero sotto lo zero e il centro fu ricoperto di abbondanti nevicate. In tutta l’Umbria si registrarono circa venti centimetri di neve, cosa che provocò non pochi disagi: nella Somma – la strada che congiunge la città di Terni con quella di Spoleto – la neve raggiunse 30 centimetri, impedendo la normale circolazione dei mezzi.

Non solo: le comunicazioni tra l’Umbra e le Marche andarono in tilt, e per alcuni giorni la strada Flaminia e quella della Valnerina furono interrotte perché coperte da mezzo metro di neve. A Terni il caos e i disagi dell’eccezionale nevicata furono comunque compensati da un entusiasmo generale che coinvolse tutta la città, dai bambini ai più grandi.