Era il 5 marzo 1962 quando veniva a mancare il ternano Libero Liberati, pilota motociclistico italiano vincitore di un titolo nel motomondiale. Era conosciuto da tutti come “il cavaliere d’Acciaio”, mentre altri ancora lo chiamavano “il ternano volante”. La sua vita e carriera erano però destinate ad interrompersi presto: il luogo fu la curva di Cervara, il motivo un incidente durante un allenamento sulla strada statale 209 Valnerina. Dopo tante gare fatte, furono quindi una strada bagnata e una parete rocciosa ad avere la meglio sul pilota.
Nato a Terni il 20 settembre 1926, Libero Liberati iniziò la sua carriera lavorando alle acciaierie di Terni come autista. Subito dopo la seconda guerra mondiale iniziò a partecipare alle gare nazionali di motociclismo, ottenendo le sue prime 4 vittorie nel 1947. Gli anni d’oro furono il 1955 e il 1956, quando lo videro vincitore del campionato italiano a soli 29 anni.
Ma Liberati è stato molto più di questo: era un combattente nato, un uomo umile, semplice, con una grandissima passione per i motori e destinato a diventare presto simbolo intero per la città di Terni.
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