Giranno pe’ Terni: altra via, altra storia.

Partendo proprio da via F. Coen, vogliamo oggi ricordare e riscoprire la storia di tale Ferruccio Coen, talmente amato dalla nostra città tant’è che il Municipio gli dedicò addirittura una via intera. Non fu un personaggio qualsiasi: si tratta, infatti, di uno dei maggiori esponenti della poesia vernacolare ternana.

Poeta di origine ebraica, Coen nasce a Fermignano (Urbino) il 16 luglio 1871 e muore a Terni il 24 maggio 1944. Nella conca ternana arriverà soltanto nel 1893, quando più che trentenne trovò la sua prima occupazione al comune come esattore. Diventerà successivamente impiegato di banca come cassiere titolare, ma non fu questo il suo merito più grande: insieme ad altri poeti ternani come Furio Miselli, Nicola Antonelli, Amerigo Patrizi, Catone Peroni, Fulgenzio Proietti e Giuseppe Trinchi fondò, nel 1921, il giornale “Lu Sborbottu”.

In questo giornale venivano pubblicate tutte le loro poesie, ma non ebbe vita facile: il 26 luglio 1925, infatti, il giornale “Lu Sborbottu” era destinato a chiudere i battenti. Ma è ancora oggi il secondo pilastro dell’antica tradizione del Cantamaggio ternano.