Ricorre oggi l'anniversario della scomparsa di Filippo Micheli, politico italiano che riveste un posto di pregio nella storia dell'Umbria e della Sabina.

Nato in una umile famiglia, falegname il padre, casalinga la madre, sente sin da subito la vocazione per l'ars politica, dapprima militando nell'Azione Cattolica e successivamente vestendo i panni di forte difensore del movimento della repressione fascista. La Democrazia Cristiana umbra riconosce nel suo volto quello di uno dei suoi fondatori, dalla mente brillante e dalle idee pioniere di tempi futuri.
Molte sono le cariche ricoperte, partendo dal Comitato Provinciale di Liberazione, all'Assessorato al Comune di Terni, per poi arrivare alla carica di Sindaco e Consigliere dei comuni di Stroncone, Assisi, Norcia e Gualdo Tadino.
Una figura estremamente significativa, per una Regione che doveva essere traghettata nel marasma del dopoguerra. Una persona di tale levatura morale e professionale non poteva non ambire ai livelli più alti della politica e fu così che, nel 1948, venne eletto alla Camera dei Deputati, entrando nella storia come uno dei deputati più longevi nel ricoprire la carica, ben 46 anni ininterrotti.

Nel 1972 arriva anche l'elezione al Senato della Repubblica, confermando quella che già era una più che brillante carriera. Sottosegretario di Stato all'Industria e Commercio per ben 7 Governi, ed ideatore e sostenitore del Piano Umbro, progetto per lo sviluppo territoriale e funzionale della sua amata regione. Un uomo che non si è mai risparmiato, che ha difeso i propri ideali con la classe che solo un vero uomo di Stato può avere, mantenendo quel dovuto riserbo che distingue il politico dal marito e dal padre.

Nuove generazioni si sono succedute e molto è rimasto di Filippo Micheli, quale esempio da seguire per chi spera, un giorno, di diventare come lui, grande tra i grandi.