Terni si stringe attorno al ricordo di Maurizio Santoloci, noto giudice scomparso ieri notte all'età di sessant'anni in seguito a una lunga malattia.

Con Santoloci la Giustizia del nostro Paese perde un punto di riferimento assoluto.
Nato a Roma, magistrato di Cassazione, negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di Gip e giudice monocratico per il tribunale di Terni. Innumerevoli le sue prestigiose collaborazioni, in ambito di Governo e nella formazione delle Forze dell'ordine attraverso insegnamenti e corsi specialistici tenuti nelle scuole.

Uomo carismatico e coraggioso, si è sempre distinto nel gestire la giustizia a modo suo, con intuito e rara lucidità. Un metodo diverso dalle tendenze generali del momento storico attuale, un approccio concreto ed efficace che – come spiegava lui stesso – non amava perdersi “fra le pieghe di codici e codicilli”. Ha sempre scelto di occuparsi di problemi concreti, quelli vicini alla collettività, con un linguaggio essenziale e trasparente. Queste virtù lo hanno spinto verso il tema che più aveva a cuore: la tutela dell'ambiente e la difesa della dignità degli animali. Da qui la creazione della testata “Diritto all'Ambiente”, con oltre quaranta pubblicazioni deputate a far aprire gli occhi su alcune tematiche a lungo sommerse da una coltre di silenzio. E, ahinoi, i fatti gli hanno dato e continuano a dargli ragione.

Membro della commissione ministeriale per la revisione del Testo Unico ambientale, è stato inoltre consulente giuridico di diversi ministri dell’ambiente per contrastare la criminalità organizzata in materia ambientale, incarico che gli ha permesso anche di scrivere diversi testi studiati poi anche nelle scuole di polizia.

Tante le battaglie condotte da Santoloci per la nostra città. Come nell'omicidio di David Raggi, quando definì Aziz, l'assassino, “una macchina da guerra criminale”, ponendo la lente sulle “maglie larghe” della giustizia. Cercava di stimolare l'opinione pubblica e la politica stessa, andando ben oltre le sentenze.

Personalità generosa e disponibile, in prima linea per i diritti dei disabili e contro gli sprechi alimentari, è stato sempre pronto ad intervenire in aiuto dei più deboli e a battersi contro l'inviciltà.

Santoloci ha dato tanto alla nostra città. Ha dedicato la sua vita, con professionalità e passione, alla difesa della giustizia e della natura, mettendo al servizio di tutti noi le sue alte doti intellettuali ed umane.

Un'eredità che vivrà in eterno nei cuori e nelle menti di tutti noi.