Un anno fa perdeva la vita David Raggi. Una fine assurda, compiuta tragicamente la notte fra il 12 e il 13 marzo in Piazza dell'Olmo, per mano di un impeto omicida tanto folle da non lasciare spazio ad alcuna comprensione. Nè tantomeno alla rassegnazione di chi amava David, con i suoi pregi ed i suoi difetti.

Sì, perché David era uno di noi, un ragazzo normale, un po' testone ma dal grande carisma e dalla limpida generosità. Sempre pronto al confronto, a far valere le sue idee e a diffenderle all'occorrenza. Sempre lì, a Piazza dell'Olmo, il suo rifugio. Il luogo che ha accompagnato molte delle sue giornate, che lo ha visto ridere e piangere. L'ultimo luogo che lo ha visto vivere.

Oggi, ad un anno di distanza, ci sentiamo ancora coinvolti nel profondo, commossi e stretti in un abbraccio caldo e sincero. Attorno al ricordo di quelle sue ultime parole che squarciano i nostri pensieri. Attorno al ricordo di quel ragazzo a cui è stato tolto un domani, ma che continua a vivere nei cuori e nelle menti di ognuno di noi.

Ciao David.